Punta Rocca Nera: 2'852 m, difficoltà BS, esposizione NORD-EST.

L'escursione alla Punta Rocca Nera (2'852 m) tipicamente si fa in due giorni in quanto altrimenti il dislivello diventa troppo importante e di non facile completamento nell'arco di un solo giorno. Si può utilizzare come punto d'appoggio il Rifugio Toesca (1'710 m) dove si può dormire e partire poi, il giorno successivo, per l'ascensione verso vetta.
Il rifugio si raggiunge dalla località Cortavetto (1'2654 m) dove è possibile lasciare la macchina nel parcheggio e poi proseguire lungo il sentiero seguendo le apposite indicazioni. Seguendo il sentiero, dapprima si raggiunge il Rifugio Ampirino (1'385 m) e successivamente l'alpeggio della Balmetta Inferiore (1'515 m). Si raggiunge quindi il Rifugio Toesca dopo circa 1.30h - 1.45h dalla partenza.
Pernottato al Rifugio Toesca, si può iniziare la salita verso la Punta Rocca Nera (2'852 m), che si trova all'interno del bellissimo Parco dell'Orsiera, esso si estende nelle Alpi Cozie Settentrionali all'interno dei territori delle Valli Chisone, Susa e Sangone. I confini percorrono una quota altimetrica di 1'400 m e le cime più importanti raggiungono proprio i 2'800 m come appounto la Punta Rocca Nera. Dal Rifugio, per giungere alla magnifica cima, si punta verso il Colle del Sabbione svoltando poi a destra per raggiungere il Col Gavia passando attraverso la Valletta Lunga, il sentiero estivo è il 510, ma ovviamente in primavera si riesce a malapena a vedere il totem di legno che lo indica. Giunti al Colle, vi è un magnifico colpo d'occhio sull'Orsiera e soprattutto sul bel canalone centrale che conduce alla Punta Rocca Nera, la si trova sulla propria destra salendo. Giunti in cima, merita lasciare gli sci appena sotto la vetta, e proseguire, con finale alpinistico, verso la cima per godere dell'ottimo panorama sulle vallate. Una buona deviazione, potrebbe essere quella di mantenere le pelli sugli sci e fare la Punta Gavia (2'890 m) che è esattamente davanti alla Rocca Nera, questione di una ventina di minuti La discesa avviene per gli stessi pendii fatti in salita.
Questa gita è tipicamente primaverile, da fare verso Aprile, è d'obbligo, come in tutte le gite primaverili, portarsi i coltelli e ramponi per effettuare tutto in sicurezza e poi perchè, i canaloni che si fanno per raggiungere la cima, non hanno una pendenza molto sostenuta ma sono comunque difficili da effettuarsi senza coltelli.

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